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Il caffè

Rivisto e corretto il vecchio detto: non meno di 3 e non più di 33 al dì. Il limite giornaliero è tre al giorno.

Sino a 3 tazzine (meglio se espresso tipo italiano) al giorno, il caffè rappresenta un’arma per ridurre di oltre il 50% il rischio di tumore prostatico. Lo ha dimostrato una recente ricerca condotta da Neuromed - Istituto Superiore di Sanità e IDI Roma - Istituto Dermopatico dell’Immacolata di Roma, pubblicato sulla rivista International Journal of Cancer. Il dato si affianca ad uno precedente della "University of Southern California" che dimostra che il caffè protegge dal cancro al colon e ad un altro del "Mario Negri" di Milano che ha documentato il ruolo protettivo del caffè contro il cancro del fegato.

Importante - dice Licia Iacoviello – che il caffè sia rigorosamente preparato con alta pressione e temperatura dell’acqua molto elevata, cosa questa che determina maggiore concentrazione di sostanze bioattive. Delle tre C (caldo, comodo, carico) richieste per gustare un buon caffè, osservare l’entità della prima: caldo ma non bollente. Sia sotto i 65 gradi. Al di sopra, il calore del liquido può essere cancerogeno.

I risultati di uno studio pubblicato sulla rivista The Journals of Gerontology, Series A: Biological Sciences and Medical Sciences, suggeriscono che circa tre caffè (espresso) al giorno (pari a un consumo di circa 261 milligrammi di caffeina) potrebbero proteggere dalla demenza. Il caffè rappresenta una riserva anche per chi è iperteso: l’American Journal of Hypertension ha pubblicato che una sola tazza fa aumentare la pressione per diverse ore e riduce del 50% l’efficacia dei farmaci anti ipertensione.

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